martedì 23 dicembre 2014

COPERTINA Settimana 13

Ultimo appuntamento del 2014: la "Settimana" completa sarà pubblicata l'8 gennaio.
In A2, il weekend pre-festivo mantiene in corsa Milano per la Poule Promo, dalla quale ora è matematicamente esclusa Carugate; il Geas perde (per ora) la vetta ma non l'accesso alla Coppa Italia.
In A3, Costa rulla e mantiene il primato solingo; Usmate era a riposo.
In B giornata di non vittorie per Varese e Vittuone; in C un'ottima Cantù.

I titoli del weekend (anche giovanili) e i quintetti ideali della settimana.

"Pink Basket" augura buone feste cestistiche a tutti.

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venerdì 19 dicembre 2014

SETTIMANA 12 completa (15-18 dicembre)

Penultimi fuochi prima della sosta natalizia.
A2, un grande Sanga aggancia Broni (ma solo per 3 giorni); Geas padrone con Genova; Carugate cambia allenatore.
A3, l'impresa di Usmate; si chiude la serie di Costa.
B, Vittuone colpo-salvezza; Varese perde l'imbattibilità.
C: Cantù ok la prima per il nuovo coach Villa.

Giovanili come di consueto complete con tutte le partite della settimana in ogni categoria. Menzioniamo anche le varie convocazioni di questi giorni per varie atlete "Pink".

Interviste: G. Rossi (Sanga), V. Sala (Usmate) raccontano le imprese delle loro squadre; M. Laterza (Geas) in esclusiva mondiale ci regala alcune sue valutazioni; inoltre "Obiettivo su" A. Biasion (Varese).

Un'infarinatura su vari eventi di Natale (dalla festa di Carugate all'imminente "Teddy Bear Toss" del Sanga, più altro, compreso il Criterium internazionale U15 organizzato dallo stesso Sanga dal 27 al 29/12) giusto per respirare un po' d'atmosfera festiva.

Ultimo appuntamento prima della sosta sarà martedì 23 con la Copertina della Settimana 13 (che poi verrà completata alla ripresa).

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mercoledì 17 dicembre 2014

TEDDY BEAR TOSS anche per Pink Basket

Domenica 21, in occasione della partita di A2 contro Genova, il Sanga Milano sarà una delle prime società del femminile ad aderire all'iniziativa del "Teddy Bear Toss", ovvero lancio di pupazzi di peluche in campo da parte del pubblico (al primo canestro realizzato), secondo una tradizione americana del periodo natalizio.

Lo scopo è benefico (i pupazzi saranno portati ai bambini della clinica pediatrica De Marchi di via della Commenda) e cogliamo l'occasione per complimentarci con Mario Castelli, che fa parte dello staff di Pink Basket ed è tra i promotori dell'idea che ha "contagiato" in questi weekend pre-natalizi il mondo cestistico italiano.

Domenica 14 il lancio è stato effettuato durante la partita di A3 tra Canegrate e Usmate.





martedì 16 dicembre 2014

COPERTINA Settimana 12

Penultimo weekend prima della sosta: le gran vittorie di Geas, Sanga, Usmate (ma anche di Vittuone e Cantù), titoli e sottotitoli, quintetti ideali della settimana.

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sabato 13 dicembre 2014

SPECIALE - I commenti sulla riforma delle categorie giovanili

Dal 2015/16 le categorie giovanili più grandi diventano U18-U16 rispetto alle attuali U19-U17-U15. Raccogliamo qui i commenti delle 8 società di Pink Basket, già pubblicati nei bollettini delle singole società. Il dibattito è aperto ad altre società che vogliano esprimere il loro parere: scrivere a manuel.beck@tiscali.it.



CANTU' (Valerio Rossi, dirigente): "Una riforma che ci coglie di sorpresa e di cui non si sentiva la necessità. Nel comunicato federale leggo una contraddizione: nelle premesse si dice che l’obiettivo è dare un anno in più di giovanili per affinare la preparazione... già, però ai maschi, che avranno anche l’U20. Mentre per le femmine si ha il taglio di un’annata. Un non senso.
Si sente dire che era opportuno uniformarsi alle categorie in vigore nel resto d’Europa. Ma non mi pare che negli altri nostri sport questo avvenga, e i selezionatori non se ne fanno un gran problema quando affrontano le competizioni internazionali. Era stata considerata una conquista introdurre le annate dispari, perché ora le si molla?
Insomma vorrei capire quali siano le reali motivazioni del cambio. Porterà a un incremento delle atlete in età giovanile? Si rimpolperanno i campionati senior in alcune regioni con l’iniezione delle ‘97? Ho i miei dubbi. Mi spiace per quelle ‘97 che non troveranno spazio in squadre senior di buon livello: una stagione giovanile competitiva in più avrebbe fatto loro del bene. E mi spiace anche per le ‘99 che saranno nuovamente “annata debole” rispetto alle ‘98 nella categoria U18 del prossimo anno, anziché annata forte nelle U17. Per noi del Btf non cambia molto: dovremo solo rimescolare i gruppi e parteciperemo a U18, U16 e U14 con i numeri attuali”.

CARUGATE (Paolo Gavazzi, dirigente): "Riformare le annate del settore giovanile non aumenterà il numero di atlete, anzi, probabilmente ci sarà un effetto contrario, visto che l’anno della maturità scolastica per le ragazze corrisponderà al primo anno da ‘senior’, creando quindi difficoltà. Fin dall’anno prossimo si rischia un’ecatombe di ’97. La Fip riordina un cassetto, e non si accorge che è tutto l’armadio in disordine...
La prossima stagione probabilmente chiederemo al Comitato regionale lombardo di organizzare un torneo Under 20 per il femminile; in alternativa, penseremo a offrire questa opportunità al Csi, all’Uisp o a qualche altro ente, che non a caso in questi anni stanno incrementando le iscrizioni di squadre giovanili anche femminili: forniscono un’organizzazione di livello accettabile, hanno costi sensibilmente minori e regole meno asfissianti, soprattutto per quanto riguarda le norme sull’omologazione delle palestre.
Cara Fip, non ci siamo: i tanti soldi incassati con i parametri per il tesseramento delle giocatrici andrebbero investiti per il femminile sulla promozione del nostro sport, per incrementare il reclutamento. Intendiamo soprattutto la propaganda nelle scuole, che invece viene lasciata alle società, le quali però, senza coordinamento e con pochi soldi, possono fare poco”.

COSTAMASNAGA (Bicio Ranieri, dirigente): "Ritengo che finire l’attività giovanile a 17 anni (perché, attenzione, la maggioranza delle ragazze saranno ancora diciassettenni nel marzo/aprile della stagione in cui termineranno l’Under 18) sia un grande rischio per il proseguimento dell’attività cestistica per tutte le ragazze di fascia medio-bassa. Le cause si possono facilmente immaginare: chi non ha la patente, chi ha la maturità scolastica da affrontare; poche squadre senior ricettive sul territorio; disagi per le distanze e il tempo dei trasporti.
Sono convinto quindi che bisognerà affiancare alla riforma un progetto serio di introduzione all’attività senior, capillarizzando il territorio con nuove società che siano incentivate dalla Fip. Altrimenti, stimo l’abbandono dell’attività sportiva intorno all’85% di quelle ragazze”.

GEAS (Mauro Giorgi, vicepresidente): "Nel 2012, a fronte di proposte del direttivo lombardo e della FIP che ventilavano questa modifica delle categorie, avevamo già avuto modo di esprimere una opinione fortemente critica al riguardo, condivisa delle società di Carugate e Costamasnaga. A fronte della decisione odierna di modificare i campionati giovanili, ripartiamo da quelle considerazioni e le ribadiamo con forza. 
Non si comprende se questi cambiamenti per il settore femminile avvengano in adeguamento al settore maschile. O se è un obbligo dettato dalle categorie europee alle quali si è deciso di uniformarsi. Con il nuovo formato (si parla anche di inserimento di fuori quota nel campionato U18), la preoccupazione ora diventa il come verranno gestite atlete che riducendo di un anno l’attività giovanile, hanno una stagione in più di vincolo a livello senior (attualmente le giocatrici si svincolano a 21 anni, ndr) e sono a rischio immediato di abbandono. In questo contesto sarebbe interessante capire se sarà possibile schierare una formazione U20 con agevolazioni in un campionato senior per lavorare (almeno per chi lo fa sul settore giovanile) nei 3 anni di vincolo che seguiranno l’uscita dalle U18.
Inoltre, la riduzione del giovanile pone a nostro avviso il tema di come definire la formazione italiana (attualmente fissata a 4 stagioni). Speriamo ci sia la possibilità di discuterne”.

SANGA MILANO (Franz Pinotti, patron e responsabile tecnico): Sono sempre stato uno dei pochi a sostenere che bisognava tornare a U18-U16-U14, quindi approvo la riforma.
Il problema è il passaggio dall’attività giovanile a quella senior per le ‘97 che si trovano improvvisamente fuori: nel maschile è stata creata la categoria U20, qui da noi no. La mia proposta è di permettere delle ‘fuori quota’ del ‘97 fra le U18 del prossimo anno. Non ne faccio però una questione di comodità logistica per le ragazze: se una 18enne molla perché non è abbastanza brava per la propria prima squadra e non ha voglia di cercare spazio più lontano da casa, pazienza: non abbiamo bisogno di questo tipo di giocatrici.
Sarebbe utile, però, favorire la creazione di nuove squadre senior, di Promozione o C, che ospitino le giovani in uscita dai vivai. Ci stiamo rendendo conto che un’esperienza di quel tipo può essere più valida di un anno giovanile in più.
Per quanto riguarda le più piccole, spiace un po’ il taglio di una categoria, ma se in generale le tesserate sono poche, soprattutto nelle altre regioni, è forse più razionale. A proposito: credo che converrebbe lamentarsi di meno, sulla mancanza di numeri, e lavorare di più per aumentarli. Con le più piccole, l’abbiamo visto da noi in questi anni, se semini raccogli”.

USMATE (Marino Mannis, responsabile tecnico): “E' un adeguamento alle categorie del resto d’Europa; non c’è molto da discutere, quando ci sono queste decisioni ci si adegua. Per noi cambia poco perché, al momento non abbiamo giocatrici del ‘97. In generale, è vero che potrà esserci qualche ragazza di quell’annata con problemi logistici, se non troverà una squadra senior; ma dal punto di vista tecnico non è una perdita, perché le 18enni brave giocano e si allenano già in prima squadra. Avranno una stagione giovanile di gioco in meno, ma il percorso di formazione non sarà certo compromesso”.

VARESE e NO.VA. (Lilli Ferri, responsabile tecnico): "Non ho una panoramica completa per giudicare se la riforma delle annate giovanili è corretta o no. Se l’Europa ha le categorie pari, forse è bene che ci adeguiamo. Anche se poi il principio per il quale viene fatta la modifica nel maschile (ovvero consentire una maggior crescita degli atleti portandoli a giocare nel giovanile fino a 20 anni) nel femminile decade brutalmente e addirittura perdiamo un anno. Vero che le giovani di buona stoffa sono già inserite nelle prime squadre, ma i campionati senior non sono pieni di 18enni con minuti significativi …
Pensando alla Lombardia, campionato Elite a parte (dove però non credo che tutte le partecipanti possano calcare parquet di campionati senior, potendo contare su una continua crescita), ci sono 18 squadre under 19 che fanno il campionato regionale. Se anche solo la metà sono di annata 97, sono 90 atlete che dovranno collocarsi: dove, in Promo? In C? Attualmente non sono campionati strutturati per far crescere le giovani, certo potrebbero diventarlo, ma non ci si struttura in 5 mesi. Però ovviamente ho una visione parziale.
Quello che invece non mi trova per nulla d’accordo è la tempistica. Non è pensabile peccare così di non programmazione. Una riforma se fatta con criterio è necessaria, ma necessita anche di programmazione e tempistiche adeguate affinchè ci si prepari e strutturi per creare benefici anziché danni, quindi sapere a dicembre di questo significativo ed importante cambiamento lo trovo irrispettoso per chi ha una programmazione differente dalla navigazione a vista. Quindi mi auguro che ci siano delle deroghe o simili affinchè ci si possa attrezzare senza perdere materiale umano che è il nostro vero patrimonio”.

VITTUONE (Roberto Riccardi, responsabile tecnico):
Le novità vanno sempre provate prima di poterle giudicare. I vantaggi potrebbero essere un miglioramento tecnico e una maggiore competitività a livello europeo, visto che pareggiamo le annate con le altre nazioni (ma i risultati comunque non sono mancati in questi ultimi anni).
Certo, l’uscita anticipata dalle giovanili creerà problemi a quelle 18-19enni che troveranno difficoltà ad accasarsi, magari senza patente per guidare la macchina o con poco interesse ad allontanarsi da casa nell’anno della maturità a scuola. Il rovescio positivo della medaglia potrebbe essere la nascita di nuove società senior.
Tra le più piccole, vedo a rischio, ma forse non in Lombardia dove ci sono la fascia Elite e quella regionale, le ragazze al primo anno di U16 (ad esempio le 2001 la prossima stagione), che potrebbero non trovare spazio: in tal senso mantenere l’U15 era forse più logico. Infine, sono d’accordo sul no alla creazione dell’U20 come nei maschi: non ci sarebbe stata partecipazione”.

venerdì 12 dicembre 2014

SETTIMANA 11 completa (8-11 dicembre)

I dettagli sulle partite dello scorso weekend e quelle in arrivo: Geas, Costa e Varese mantengono il primato nei loro campionati, Vittuone vittoria cruciale, Usmate lotta con Costa ma poi cede.
Sanga e Carugate chiamate alla riscossa.

Cantù cambia allenatore: promosso il vice Villa al posto di Ganguzza.

Particolare rilievo alle giovanili: oltre alle partite disputate, diamo ampio spazio al raduno interregionale 2000-2001 (con 7 atlete "Pink" su 12 lombarde) e alla riforma delle categorie per il 2015/16, con i commenti delle nostre 8 società.
I giudizi sulle singole atlete (da parte di coach Mannis o coach Minotti) sono nel bollettino della rispettiva società, mentre in quello di Vittuone compare anche un riassunto della giornata da parte di coach Riccardi.

Interviste: Susanna Frantini, Benedetta Barenghi.
Parliamo anche del film sul basket femminile di cui Silvia Gottardi sarà regista.


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martedì 9 dicembre 2014

COPERTINA Settimana 11

Milanesi di A2: Sant'Ambrogio porta bene al Geas, meno bene a Sanga e Carugate ma la situazione in classifica resta aperta.

A3: Costa vince il derby Pink con Usmate.

B-C: Varese a quota 11! Vittuone si sblocca nella sfida-salvezza, Cantù vince.

I titoli del weekend, giovanili comprese; i quintetti ideali della settimana (ok, in quello di A3/B/C abbiamo un attimino allargato il perimetro delle lunghe ma gli adattamenti sono concessi dal regolamento...).

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sabato 6 dicembre 2014

FOTO di Carolina Bossi - "I'm back"

Quando torna in campo una giocatrice dopo un lungo infortunio è sempre una gioia, quindi ci fa piacere pubblicare le foto che "Kerol" Bossi ci ha mandato, in esclusiva mondiale, per festeggiare il suo rientro sui parquet, avvenuto sabato scorso in Moncalieri-Costamasnaga di A3.

Da queste 4 immagini ne abbiamo poi scelta una per il bollettino di Costa di questa settimana, ma qui eccole tutte.

venerdì 5 dicembre 2014

SETTIMANA 10 completa (1-4 dicembre)

Via all'ultimo mese dell'anno solare.

A2: tutti i commenti su Geas-Carugate e la ricerca, da parte di Milano e della stessa Carugate, delle vittorie della svolta nella rincorsa alla Poule Promozione. Per il Sanga anche il ritorno (in allenamento) di Pastorino.

A3: Costa fa 6 su 6 in trasferta e festeggia il ritorno di Bossi (per celebrare si è fatta una foto in esclusiva per noi); Usmate sfortunata.

B-C: Varese 10-gemme-10; Vittuone e Cantù debbono rialzarsi.

Giovanili: con l'inizio di U13 ed Esordienti siamo a pieno ritmo. Seguiamo tutte le partite e tutte le categorie con la medesima attenzione.

Interviste: Martina Barozzi (Cantù - Il basket di...), Roberto Anzivino (coach Sanga Baskin), dichiarazione flash di Giada Manzo.

Nella rubrica "Obiettivo su..." analizziamo la stagione finora di Jessica Penna (Usmate) e Beatrice Younga (Cantù).

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martedì 2 dicembre 2014

COPERTINA Settimana 10

Nuovo mese, nuova copertina, anche se con le partite dell'ultimo weekend di novembre.

A2: Geas, ancora un derby.
A3: Costa perenne corsara (6 su 6).
B: Varese pareggia il record di vittorie d'inizio stagione (10).

Tutti i titoli (anche delle giovanili), il punto sui campionati e i quintetti ideali della settimana.

A tal proposito ricordiamo i criteri:

1) c'è un quintetto ideale per l'A2 e uno per A3-B-C insieme;
2) per l'A2 ogni squadra ha diritto ad almeno un posto in quintetto, per l'A3/B/C ha diritto a un posto ogni squadra che vince, altrimenti il posto può esserci o meno;
3) la selezione si basa sui ruoli (1 play, 2 esterne, 2 lunghe) ma con possibilità di adattamenti (lievi);
4) per ogni ruolo sono scelte le migliori, utilizzando il più possibile la valutazione statistica come criterio, ma tenendo conto del punto 2) di cui sopra, delle segnalazioni dalle società e conservando comunque una possibilità di giudizio a discrezione della redazione.

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